Siamo tutti cugini di qualcuno...
Ti copiaincollo questa mia risposta data tempo fa ad un altro utente:
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Diversi generi di scimmie fossili sono stati identificati (Sivapithecus, Proconsul, Egyptopithecus) e la relazione di questi generi molto simili gli uni rispetto agli altri è ancora provvisoria. In ogni caso, è possibile identificare questi generi da quelli attuali, quindi *tutte* le scimmie sono evolute.
Il grado di parentela tra l'uomo e lo scimpanzè attuali si aggira tra il 98,5% e il 95% a seconda che vengano prese in considerazione solo le sequenze geniche o il genoma nella sua totalità. Le altre 'grandi scimmie' sono più distanti nella fisiologia e nella genetica.
Esistono diverse modalità di speciazione:
1) Allopatrica: una popolazione originariariamente omogenea viene divisa da una barriera (fiume, catena monutosa, deserto) in due popolazioni che evolvono separatamente
2) Peripatrica e parapatrica: una parte della popolazione emigra in un nuovo habitat isolato o adiacente (ad es. un'isola vulcanica appena emersa), le due popolazioni evolvono separatamente
3) Simpatrica: una modifica comportamentale porta ad un'interruzione del flusso genico all'interno della popolazione (ad es., stagione degli amori anticipata): le due popolazioni evolvono separatamente pur rimanendo geograficamente sovrapposte.
Ognuna di queste tre ipotesi è in grado di spiegare perchè non tutte le scimmie si sono evolute in esseri umani, ma l'ipotesi più probabile è quella allopatrica: la popolazione primitiva di scimmie si trovò divisa in due da una barriera naturale.
L'attività sismica nella Rift Valley creò condizioni di clima caldo e arido, portando alla riduzione del precedente ambiente di foresta. Ad ovest del Rift le scimmie si limitarono a seguire la ritirata dell'ambiente di foresta, mentre quelle scimmie rimaste ad est dovettero adattare il loro comportamento ad un habitat che comprendeva sempre meno alberi e sempre più savana. Le mutate abitudini portarono ad un radicale cambiamento nella pressione selettiva: andatura bipede con stazione eretta, perdita dell'alluce opponibile e liberazione degli arti superiori per la manipolazione degli oggetti.
Tutti adattamenti di cui le scimmie rimaste nella foresta non avevano bisogno, e che anzi sarebbero state deleterie nell'ambiente in cui si trovavano. Rispetto ai generi estinti, le scimmie odierne mostrano variazioni nelle dimensioni corporee, ma la struttura di base rimane invariata.