Forse zanzara tigre
http://www.epicentro.iss.it/problemi/zanzara/zanzara.htm
La zanzara tigre (nome scientifico Aedes albopictus) è originaria del sud-est asiatico ed è giunta nel nostro paese in seguito all'importazione di pneumatici usati, nei quali la femmina aveva deposto le uova. Dopo il primo rinvenimento (Genova 1990) la zanzara tigre è stata individuata in molte zone d'Italia e nel 1999, è presente nella città di Bologna. Proprio la colonizzazione del capoluogo aumenta il rischio di un'ulteriore diffusione nell'immediato futuro nei comuni della Provincia.
Per l'elevata aggressività nei confronti dell'uomo, Aedes albopictus è in grado di arrecare forti disagi alla popolazione.
IDENTIKIT DELLA ZANZARA TIGRE
Le dimensioni sono le medesime della zanzara comune
Il colore del corpo è molto scuro, quasi nero, con fasce bianche sulle zampe
Sul dorso, ben visibile, è presente una caratteristica linea bianca
Punge l'uomo prevalentemente di giorno e nelle zone ombreggiate
La larva vive esclusivamente in acqua
Le dimensioni variano da 1 mm a 1 cm circa
Simile alla zanzara comune, la si può riconoscere per i caratteristici anelli bianchi sulle zampe e la linea bianca sul dorso
DOVE SI SVILUPPA
In ambiente naturale Aedes albopictus depone le uova all'interno delle cavità degli alberi. Ha saputo però adattarsi perfettamente all'ambiente urbano e qualsiasi recipiente, di materiale plastico, metallo, vetro o altro che contenga dell'acqua può essere un luogo dove le femmine depongono le uova ed in seguito si sviluppano le larve.
E' UN RISCHIO PER LA SALUTE
Le femmine di Aedes albopictus sono assai aggressive e attaccano soprattutto durante il giorno. La puntura provoca la comparsa di ponfi pruriginosi che possono persistere per diversi giorni. In Italia non risulta che la zanzara sia stata causa di trasmissione di malattie infettive nell'uomo; in altri paesi, soprattutto tropicali e sub-tropicali, la specie trasmette diversi agenti patogeni che causano malattie anche gravi.
COSA PUO' FARE IL CITTADINO
Il singolo cittadino può fare molto per impedire l'ulteriore diffusione di questa zanzara.
Innanzitutto può eliminare tutte le raccolte di acqua, presenti nella sua proprietà: sottovasi, innaffiatoi, secchi e altri piccoli contenitori vano sempre svuotati. Anche i bidoni, utilizzati per innaffiare gli orti, vanno completamente svuotati a intervalli di 4-5 giorni o, in alternativa, chiusi ermeticamente con una zanzariera.
Pneumatici e recipienti di varia natura non vanno mai abbandonati, ma occorre provvedere ad un loro adeguato smaltimento.
E' molto importante che avvistamenti sospetti, specie se accompagnati da punture nelle ore diurne, siano segnalati al Comune e/o all'Azienda Usl. Tecnici specializzati, del Centro Agricoltura Ambiente, procederanno ad immediati sopralluoghi. Sarà in questo modo possibile, qualora la segnalazione risulti fondata, procedere ad una corretta e tempestiva attività di lotta.
ATTENZIONE A NON CONFONDERSI...
Ordinanza per l'attuazione del programma di controllo della Aedes albopictus (zanzara tigre)
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Lotta alla Zanzara Tigre all'interno dei cimiteri
La Zanzara Tigre può colonizzare tutti i contenitori in grado di raccogliere acqua.
Tutti i vasi per i fiori presenti nel cimitero sono quindi potenziali focolai larvali di questo fastidiosissimo insetto.
Vi invitiamo pertanto a seguire queste semplici regole:
A) Pulire periodicamente e con cura i vasi portafiori utilizzati, impiegando una spugna abrasiva
B) Immettere nei vasi del rame (ottenuto da filo elettrico privato della guaina di gomma) in ragione di circa 20 grammi per ogni contenitore
C) Cambiare frequentemente l’acqua dei vasi con fiori freschi
D) Riempire i vasi che contengono fiori sintetici con materiale inerte (sabbia, argilla espansa) che si può richiedere, gratuitamente, al custode del cimitero
E) In nessun caso lasciare vasi inutilizzati
http://www.comune.minerbio.bo.it/uffici/Ambiente/_private/ambiente_zanzara_tigre.htm